Smettila di scrivere articoli che non legge nessuno
Facciamola semplice: un blog aziendale che non porta traffico, contatti o clienti è un costo, non un asset. E sai qual è il problema? Che in troppi credono che basti “pubblicare contenuti”. Ma senza strategia, senza obiettivo, senza sudore digitale… quello che ottieni è un archivio polveroso di testi autoreferenziali. E Google, fidati, non ama gli archivi polverosi.
Il blog è ancora oggi uno degli strumenti più potenti per attirare traffico organico, costruire autorevolezza e trasformare sconosciuti in clienti affezionati. Ma solo se lo tratti per quello che è: una macchina da guerra della comunicazione. Niente chiacchiere, niente articoletti stile diario di bordo. Solo contenuti strategici, dritti al punto, calibrati per chi vuoi raggiungere.
Qui ti spieghiamo come si fa sul serio. Dalla scelta dei temi alla scrittura, dalla SEO alla CTA, passando per la parte più ignorata di tutte: il pensiero strategico dietro ogni articolo. Prepara la tastiera. O un foglio per riscrivere tutto da capo.
Scrivi per il lettore, non per te (e nemmeno per Google)
Sì, la SEO è fondamentale. Ma prima ancora viene il lettore. Il tuo contenuto deve risolvere un problema, rispondere a una domanda, dare un vantaggio. Se apri l’articolo con una premessa lunga tre paragrafi, hai già perso metà degli utenti.
Il trucco? Parti sempre da una domanda vera che il tuo cliente tipo si sta facendo. E costruisci l’articolo come una risposta strutturata. Non devi “scrivere bene”, devi far sentire il lettore compreso. Poi, certo, ci metti anche keyword, heading, link interni… ma se il contenuto è vuoto, il posizionamento non serve a niente.
E smettila con il tono professorale. Le aziende che funzionano oggi parlano chiaro, concreto, e ogni tanto si permettono pure un sorriso. Ironia intelligente batte seriosità da brochure 10 a 0.
Titolo bomba, incipit agganciante, ritmo da binge reading
Il titolo è il tuo uncino. Se non stuzzica, non si clicca. Deve essere utile, diretto, con un tocco di tensione narrativa. Tipo: “Perché il tuo blog non vende (e come salvarlo subito)”. Evita titoli neutri da manuale: sono la morte del traffico.
Poi viene l’incipit. Le prime 5 righe decidono tutto. Qui devi:
- connetterti al problema del lettore
- mostrare che lo capisci
- promettere che l’articolo gli cambierà la giornata
Infine: ritmo. Alterna paragrafi brevi e lunghi, usa domande, esempi, elenco puntato. Il lettore deve sentirsi portato dentro. Il tuo blog non è una tesi di laurea, è una conversazione avvincente. Con dentro valore vero.
Un piano editoriale che non sembra un piano editoriale
Uno degli errori peggiori? Scrivere “quello che ti viene in mente”. Serve un piano editoriale, certo. Ma non uno rigido, noioso, burocratico. Serve un piano che ruota attorno a:
- problemi frequenti dei clienti
- domande che ricevi nei preventivi
- obiezioni in fase di vendita
- case study che dimostrano i risultati
Vuoi un esempio concreto? Se vendi software gestionale per ristoranti, non scrivere “Le 10 funzioni del nostro modulo fatture”. Scrivi: “Come un ristorante ha risparmiato 6 ore a settimana eliminando Excel”.
Gli articoli che funzionano non parlano del tuo prodotto. Parlano del tuo cliente prima, durante e dopo aver usato il tuo prodotto.
CTA, lead magnet e SEO: il trio delle meraviglie
Ogni articolo ha un obiettivo. E quell’obiettivo si chiama: far fare qualcosa al lettore. Iscriversi a una newsletter, scaricare una guida, prenotare una call, lasciare un commento. Se non c’è una CTA chiara, hai solo intrattenuto. Ma noi non siamo qui per intrattenere: siamo qui per convertire.
E se vuoi portare davvero traffico qualificato, lavora bene con la SEO: usa le keyword in modo naturale, ottimizza i meta tag, linka ad articoli correlati, crea cluster di contenuti. Ma non inseguire l’algoritmo: assecondalo mentre parli alle persone. Sono loro che cliccano, leggono, comprano.
E per i lead magnet? Dai valore. Crea PDF utili, checklist, modelli scaricabili. Nulla che il lettore possa trovare ovunque. Se offri qualcosa di serio, la mail arriva. E da lì comincia il dialogo.
Il blog non è morto. È solo in coma per mancanza di idee
Ogni giorno leggi che i blog sono finiti, che ormai conta solo TikTok, che nessuno legge più. Ma sai una cosa? I blog strategici stanno generando più business che mai. Perché? Perché i contenuti scritti bene, utili, ottimizzati e con personalità attirano ancora. E restano. Mentre il reel passa, un buon articolo si posiziona. E porta visite per mesi, anni.
Il problema non è il blog. È come lo usi. Se lo tratti come un’area parcheggio per pensieri aziendali casuali, non funziona. Ma se lo costruisci come un magnete di contenuti, orientato al tuo cliente ideale, con una visione di lungo periodo… allora diventa un motore potente. Silenzioso, costante, efficace.
Vuoi un blog che genera traffico vero e clienti reali? Contattaci. Lo progettiamo insieme, lo scriviamo noi, lo firmi tu. E da lì in poi, il marketing diventa molto più facile.